Da Agenzia Ansa del 17.03.2022 ore 13:14
Anche Berlusconi non vuole rinunciare a Dc. ”Confermo il congresso costitutivo del nuovo partito erede della Democrazia Cristiana per le autonomie, da me fondata nel 2004 e presente da allora in parlamento prima con propri gruppi parlamentari e poi in quelli del Pdl e di Forza Italia”.
Così Gianfranco Rotondi, presidente di ‘Verde è Popolare’, conferma in un comunicato l’assise che segnerà la nascita del nuovo soggetto politico, con l’ambizione di unire gli eredi della Dc agli ambientalisti.
“La prima grana – riporta il comunicato – scoppia sul nome: la parte democristiana non condivide la rinuncia al nome Dc, che fu oggetto di celebri dispute giudiziarie”.
“Abbiamo già registrato la denominazione ‘Verde è Popolare’ – prosegue Rotondi – che è il motto programmatico di questa esperienza. Sul nome possiamo parlare serenamente in congresso, e deciderlo là; prendo atto che a molti soci costituenti non piace, e debbo aggiungere che non piace neppure al presidente Berlusconi, che è presidente d’onore della ‘Dc per le autonomie’, e proprio ieri mi ha detto che gli dispiacerebbe molto rinunciare alla presenza nella politica italiana di una forza che si richiami esplicitamente alla Democrazia Cristiana”.
“Non è escluso un voto on line prima del congresso: ‘Verde è Popolare’ è dotata di un portale sul modello del movimento Cinquestelle, e avendo un numero minore di iscritti non vi sono problemi a organizzare velocemente la consultazione”, conclude il comunicato.
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